Le tre banche italiane che sono a rischio aumento di capitale sono Mps, Bpm e BP.
Riassumendo, le nuove regole prevedono un livello minimo di Core Tier 1 dal 2% al 4,5%; un buffer del 2,5% e un buffer anticiclico tra lo 0% e il 2,5% la cui opportunità e ammontare verranno decisi da ogni singolo Stato in base ai tassi di crescita degli impieghi.
Secondo le analisi di Deutsche Bank gli istituti di credito che stanno meglio e potranno avvantaggiarsi da Basilea 3 sono quelli svizzeri e quelli americani, non a caso le banche preferite da Deutsche Bank sono Credit Suisse e Julius Baer.
Invece secondo i calcoli di Equita Sim, al 2013 le banche italiane avranno raggiunto tutte Core Tier 1 del 7%, cioè il livello fissato per il 2019, forse tranne Mps, prevista comunque a quota 6,9%.
Le tre banche italiane che sono a rischio aumento di capitale in quanto troppo vicine al limite del 7% sono appunto Mps, Bpm (7,1%) e BP (7,5%). Le previsioni di Goldman Sachs dicono che BP, Mps e il Credito Valtellinese non arriveranno al 7% entro il 2012, così come solo anche una banca greca.
Secondo il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, le banche italiane riusciranno a muoversi verso livelli di patrimonializzazione più alti in modo graduale, riuscendo comunque a fornire sostegno alle imprese e all’economia.