L'ultimo dividendo diffuso dalla banca è stato di 0,25 euro per azione.
Mediobanca sarà capace di distribuire per l’anno 2015-2016 un dividendo più alto in confronto a quello che ha caratterizzato il precedente esercizio.
Per capire come potrebbero cambiare le cifre è necessario fare un passo indietro e sottolineare che l’ultimo dividendo diffuso dalla banca è stato di 0,25 euro per azione. “Se i numeri positivi del primo trimestre del nuovo esercizio saranno confermati possiamo contemplare un dividendo unitariamente più alto per l’anno in corso, tenendo conto anche del capitale”, ha detto l’ad, Alberto Nagel, in occasione dell’assemblea dei soci nella quale è stata varata la nuova governance.
In breve, le modifiche allo statuto riguardano il nuovo assetto, in vigore dal 2017, che avrà un presidente non esecutivo, la riduzione del numero dei consiglieri da un minimo di 9 fino a 15 (dagli attuali 18 e contro i 15-23 previsti dallo statuto), la discesa dei manager in cda da 5 a 3, inoltre il presidente non sarà membro del comitato esecutivo.
Tornando all’importanza della gestione capitale, l’ad ha voluto porre l’accento sul contesto regolatorio a cui è soggetto il capitale, sottolineando l’importanza di avere sempre un cuscinetto per essere protetti in caso di cambio delle regole. Tuttavia, ha aperto alla possibilità di una revisione dell’attuale politica dei dividendi, che prevede la distribuzione del 40% degli utili e di riscuotere, eventualmente, il dividendo in azioni.
“E’ una cosa che può essere valutata”, ha spiegato Nagel in merito a quest’ultima proposta, “sapendo però che, tendenzialmente, gli investitori istituzionali preferiscono la cassa si potrebbe dare l’opzione”. Fino alla fine del prossimo giugno, tuttavia, Mediobanca porterà avanti l’attuale piano industriale e non ha ancora deciso quando presentare il nuovo.