La scorsa settimana la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25% portandoli dall’1,50% all’1,25%, praticamente..
La decisone della Bce di limitarsi a un taglio di un quarto di punto percentuale, decisione tra le altre cose molto sofferta e discussa, è stata dettata soprattutto dalla volontà del consiglio direttivo della Bce di procedere in modo cauto e ragionato.
La Bce, infatti, non ha affatto escluso la possibilità di ulteriori tagli e ha annunciato anche l’adozione di misure “non convenzionali” durante il prossimo mese di Maggio.
Il taglio dello 0,25% dei tassi di interesse, in ogni caso, ha determinato una necessaria revisione delle attese sull’Euribor. Alla luce di ciò, quindi, è atteso un calo al minimo di 1,33% durante il mese di Giugno per poi risalire all’1,40% a Settembre e all’1,65% a Dicembre. Il rientro dell’Euribor, infatti, dovrebbe essere favorito non solo da ulteriori manovre della Bce ma anche da un allentamento delle tensioni interbancarie.
Ciò comporta che coloro che hanno il mutuo legato all’Euribor 1 mese è probabile che assisteranno ad una breve discesa di questo parametro al di sotto della barriera dell’1 per cento. Per quanto riguarda l’Euribor 3 mesi, invece, esso rimane sempre di circa 40 centesimi superiore alla scadenza a 1 mese.
In relazione ai tassi Irs, invece, è stata registrato un aumento di circa 30 centesimi dai minimi segnati nella scorsa settimana. Per i tassi Irs, inoltre, è atteso un ulteriore rialzo soprattutto per le durate che vanno dai 5 ai 15 anni. Gli esperti, quindi, sembrano orientati ad una previsione che vede un tasso più elevato su cui basare i mutui a tasso fisso.