Il rilancio del piano Tltro è molto importante per il settore italiano, garantendo liquidità per lungo tempo a tassi molto vantaggiosi.
Piazza Affari procede spedita verso il rialzo dopo le mosse a sorpresa della Banca centrale europea che ha portato a zero il costo del denaro, abbassando ulteriormente anche i tassi sui depositi e prestiti, e ha potenziato il Qe.
Il Ftse Mib ora sale del 3,37% a quota 18.729 punti. Le misure della Bce, che erano un’incognita alla vigilia, hanno sorpreso le attese sia su taglio dei tassi di interesse che dimensione degli acquisti mensili estesi agli investment garde corporate bond. Infine, il rilancio del piano Tltro è molto importante per il settore bancario italiano, garantendo liquidità per lungo tempo a tassi molto vantaggiosi.
Le aspettative di crescita rimangono deboli per l’economia europea, ma le mosse della Bce vanno nella giusta direzione e dovrebbero avere implicazioni positive per il settore bancario e per i titoli indebitati. Inoltre potrebbero favorire operazioni di M&A vista l’ulteriore attesa diminuzione del costo del funding. Ecco spiegata l’euforia tra i finanziari e i bancari con lo spread Btp/Bund tornato sotto i 110 punti a 108 e con il rendimento del decennale italiano all’1,36% rispetto all’1,45% della chiusura di ieri.
A giudicare dal rialzo di molti dei titoli collocati sul listino milanese, le banche non possono fare altro che ringraziare Mario Draghi e gli interventi che l’Eurotower ha messo in atto nella giornata di giovedì 10 marzo. Intesa Sanpaolo balza del 6,53%, Unicredit del 7,14%, Mediobanca del 5,92%, Mps del 6,98%, mentre Bpm e Banco Popolare , sempre alle prese con le trattative per una fusione, salgono rispettivamente del 5,79% e del 6,31%. Generali si apprezza del 3,24% e UnipolSai del 4,22%. In pratica ieri la Bce ha fissato 4 nuove operazioni di rifinanziamento di lungo termine quadriennali (Tltro) mirate all’erogazione di prestiti a partire da giugno 2016.