Intesa Sanpaolo ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con un utile pari a 513 milioni di euro, ossia pari a circa la metà di quello ottenuto..
Nonostante il calo accentuato, tuttavia, i risultati trimestrali sono stati accolti in maniera positiva da Intesa Sanpaolo poichè si tratta di dati che, sebbene portino il segno meno rispetto ai precedenti, risultano essere comunque superiori alle attese. Le attese degli analisti, infatti, avevano previsto profitti semestrali pari a 1,48 miliardi e un utile trimestrale di 419 milioni.
I proventi operativi netti, invece, sono risultati pari a 4,731 miliardi, in calo del 4% rispetto al 2008 prima in crescita del 14,4% rispetto al primo trimestre. Su base trimestrale, inoltre, gli interessi netti sono saliti del 3,4% a 2,779 miliardi, le commissioni sono cresciute del 6,8% a 13,4 miliardi e i risultati del trading sono stati pari a 439 milioni.
Nel contempo, tuttavia, risultano in crescita anche le perdite su crediti. Nel primo semestre del 2009, infatti, gli accantonamenti e le rettifiche sono state pari a 2.025 milioni di euro rispetto agli 802 milioni dello stesso periodo del 2008 mentre gli accantonamenti per rischi e oneri sono stati pari a 132 milioni.
Alla luce dei risultati ottenuti nel corso del primo semestre Intesa Sanpaolo ha confermato le sue previsioni relative al 2009 secondo le quali è possibile che al termine dell’anno l’utile netto consolidato risulti non molto inferiore a quello del 2008.
I risultati del secondo trimestre hanno avuto conseguenze positive anche in borsa dove Intesa Sanpaolo guadagna il 3,44% a 3,085 euro.