
Si tratta di un operazione che vale ben 8 miliardi di euro ma che comunque è ancora subordinata ad una serie di condizioni tra cui l’acquisizione del 50% di Intesa Vita attualmente nelle mani di Generali e del 49% di Centrovita detenuto da Cardiff Assurance del gruppo Bnp Paribas.
L’operazione, nata dalla decisione di Generali di sciogliere la joint venture con la Ca’ de Sass e di vendere il 50% di Intesa Vita, prevede la costituzione di due nuove compagnie vita, una che opererà sull’intera rete bancaria del gruppo e un’altra che, invece, sarà a servizio esclusivo dei promotori di Fideuram.
Se l’operazione andrà in porto la guida della nuova compagnia verrà affidata a Erik Stattin, l’attuale amministratore delegato di Intesa Vita.
La compagnia che nascerà dalla fusione, tuttavia, non sarà ceduta a terzi come richiesto in precedenza dall’Authority a cui è stata avanzata la proposta di modificare la sua precedente decisione non obbligando Intesa Sanpaolo a cedere la società . Affinchè il progetto vada a buon fine sarà necessaria anche l’approvazione da parte dell’Isvap.
Attualmente è difficile ipotizzare il tempo necessario per la concessione delle necessarie autorizzazioni da parte dell’Antitrust e dell’Isvap ma precedenti esperienze simili lasciano supporre che i tempi non saranno affatto brevi.