Intesa Sanpaolo ha firmato l'accordo che prevede la cessione a State Street dell'attività di securities services in cambio di una somma..
L’operazione riguarda in particolare la cessione di un ramo di attività che consta di due entità separate, ossia Intesa Sanpaolo Servizi Transnazionali e Sanpaolo Bank Luxembourg, non sono comprese invece le attività di custodia e regolamento dei titoli italiani in quanto interconnesse con i servizi di intermediazione a disposizione della clientela.
Il ramo di attività oggetto di cessione riguarda titoli in custodia e amministrazione per un valore di mercato che si aggira intorno ai 350 miliardi di euro, con ricavi per 300 milioni e un utile netto di 120 milioni all’anno.
Da questa operazione Intesa Sanpaolo ricaverà una plusvalenza di 740 milioni circa e un recupero dell’avviamento di 540 milioni circa, nonchè un effetto positivo sul Core Tier 1 di circa 37 centesimi di punto.
L’operazione rientra nelle azioni di capital management che hanno ad oggetto attività non strategiche per l’ulteriore rafforzamento dei coefficienti patrimoniali di Intesa Sanpaolo. Si tratta di un’operazione questa che è stata giudicata in maniera positiva dalla maggior parte degli analisti e soprattutto la migliore tra quelle che Intesa Sanpaolo aveva ipotizzato come alternativa.
Come ampiamente prevedibile la notizia della cessione ha avuto effetti positivi in Borsa dove Intesa Sanpaolo ha registrato un +1% a quota 3,075 euro.
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