
Solo pochi giorni fa, ricordiamo, è stato raggiunto un accordo tra Ubs e il governo statunitese che, dopo una lunga disputa che ha rischiato di portare i due contendenti in tribunale, è riuscito ad ottenere dalla banca elevetica i nomi di 4.450 clienti sospettati di evasione fiscale.
Con poco clamore e in tempi decisamente più brevi è riuscito a fare lo stesso anche il governo francese che è riuscito ad ottenere da ben tre istituti bancari svizzeri i nomi di 3000 contribuenti che hanno conti bancari in Svizzera per un ammontare complessivo di circa 3 miliardi di euro, ossia circa 4,5 miliardi di franchi svizzeri.
A dare la notizia è stato il ministro francese del bilancio Eric Woerth Woerth il quale ha spiegato che questa è la prima volta che la Francia riesce ad ottenere senza contropartita finanziaria questo tipo di informazioni, tra le altre cose piuttosto precise visto che indicano i nomi, i numeri di conto e l’ammontare dei depositi.
Le parole del ministro, quindi, hanno fatto intendere che il governo ha letteralmente dichiarato guerra agli evasori e che ottenere i loro nomi non è impossibile. Per questo ha invitato tutti i contribuenti francesi a regolarizzare al più presto la loro situazione.
Il Dipartimento Federale Svizzero delle Finanze ha precisato che la trasmissione dei dati non è legata al trattato di doppia imposizione firmato qualche giorno fa tra Svizzera e Francia poichè si tratta di una convenzione che non è ancora entrata invigore e che necessita ancora dell’approvazione del Parlamento.