Qualche giorno fa avevamo parlato della crisi dei fondi in Italia arrivata in parte di riflesso dalla situazione americana..
Questi fondi, scelti per la maggior parte da clienti facoltosi, sono cresciuti negli ultimi anni da 200 a 1900 miliardi di dollari grazie promossi anche da fondi pensione e altre fondazioni.
Con la crisi del mercato immobiliare aperta e ufficializzata a giugno, gli Hedge Funds hanno cominciato a fondersi tra di loro e molti hanno addirittura chiuso per paura che tale crisi potesse inglobarli.
L’ex presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, non è stato in grado di fronteggiare la crisi prendendo provvedimenti importanti e questa modalità di intervento è stata ripresa anche dal suo successore Ben Bernanke incapace di intervenire con una procedura di emergenza.
Il Wall Street Journal si è lasciato andare in dichiarazioni che vogliono portare i singoli investitori a cambiare atteggiamento per fronteggiare questa crisi. Il primo consiglio è quello di mantenere i nervi saldi, affrontare meno spese inutili e investire di più, ma senza farsi ingannare dai guadagni facili e veloci e per i lavoratori di aziende quotate in borsa il consiglio è quello di acquistare azioni dell’azienda per importi non superiori al 10% del proprio patrimonio.
A differenza del Wall Street Journal, il docente di economia di Harvard ed ex sottosegretario al tesoro nel governo Clinton Lawrence Summers, afferma che sarebbe importante l’approvazione del sostegno alle abitazioni da parte del Congresso per poi rilanciare gli investimenti per modernizzare le infrastrutture oltre che rinforzare, attraverso un gettito di aiuti finanziari, la produzione di etanolo per fronteggiare la crisi dei prezzi degli alimentari e l’aumento del prezzo del greggio. L’ultimo punto fondamentale, dice Lawrence Summers, sarebbe quello di ridurre sensibilmente le norme che limitano l’accesso al capitale delle banche.
In ogni caso da questa vicenda si evince che l’america non è più l’economia trainante del mondo e grazie all’economia coesa, l’Europa sta riuscendo a mantenere le distanze alla crisi e la frase che diceva che quando l’America starnutisce, il mondo prende il raffreddore non è più vera.
In casa nostra possiamo affermare che il governo, per ammorbidire lo shock della crisi, è riuscito in una manovra intelligente eliminando l’ici prima casa diventando così un aiuto non indifferente per tutte quelle famiglie che devono sostenere un mutuo e le spese.
paolo 25 Novembre 2011 at 10:17
“rileggendo” oggi questo articolo ci sarebbe da chiedersi: ma le previsioni per situazioni così complesse hanno senso? ed è sensato continuare a spendere milioni su milioni per tamponamenti, se poi gli effetti non sono quelli attesi per la ripresa???