Continua il difficile momento in borsa per il titolo Banca Carige. Ieri le azioni della banca ligure hanno registrato una flessione del 2,97% a 0,571 euro
Continua il difficile momento in borsa per il titolo Banca Carige, quotato a Piazza Affari con il ticker “CRGâ€. Ieri le azioni della banca ligure hanno registrato una flessione del 2,97% a 0,571 euro, toccando il minimo più basso da inizio agosto 2012 a 0,555 euro. Da inizio anno il titolo perde quasi il 35% alla borsa di Milano. La giornata di ieri è stata particolarmente convulsa per la banca, all’indomani della decisione del cda di portare avanti il rafforzamento patrimoniale da 800 milioni di euro attraverso la vendita di asset.
Le prime cessioni in vista riguardano le due compagnie assicurative del gruppo, che hanno fatto chiudere Banca Carige in rosso nel 2012. A creare un po’ di malumori tra la banca e il suo principale azionista, ovvero Fondazione Carige, sono state poi le dichiarazioni di Giovanni Berneschi, presidente di Banca Carige, che ha dichiarato che l’aumento di capitale sarà pari a 400 milioni di euro, la metà rispetto al totale da recepire tra dismissioni e ricapitalizzazione.
â–º BANCA CARIGE NON DISTRIBUISCE DIVIDENDI
La diatriba tra Berneschi e la Fondazione Carige arriva proprio a causa dell’aumento di capitale, visto che il principale azionista con il 47% del capitale del gruppo bancario ligure non ha alcuna intenzione di sottoscrivere l’aumento per cui rischia di vedersi diluire drasticamente la propria quota. Sull’argomento è intervenuto anche il direttore generale Ennio La Monica, secondo il quale bisognerà “procedere prima con le dismissioni di asset e, sotanto dopo e in via residuale, con un aumento di capitaleâ€.
â–º PRELIEVO FORZOSO CONTI CORRENTI GENERA ALLARMISMO
La Monica ha sottolineato che Banca Carige è “sana e solida†e che il valore del ramo assicurativo in vendita si aggira tra i 400 e i 600 milioni di euro. Probabile, poi, la cessione di immobili: Carige ha un portfolio con un valore di circa 770 milioni di euro. Intanto la banca ha venduto l’intera quota che deteneva in Generali Assicurazioni, pari allo 0,6%, ottenendo una plusvalenza di 3-4 milioni di euro.