Bpm rally in borsa su possibile trasformazione in Spa

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Continua la speculazione al rialzo sul titolo Banca Popolare di Milano, che questa mattina evidenzia un rialzo del 5,78% a 0,549 euro a seguito delle nuove indiscrezioni di stampa relative alla possibile ridefinizione della governance interna della banca

Continua la speculazione al rialzo sul titolo Banca Popolare di Milano, che questa mattina evidenzia un rialzo del 5,78% a 0,549 euro a seguito delle nuove indiscrezioni di stampa relative alla possibile ridefinizione della governance interna della banca. A Piazza Affari il titolo Bpm, che è quotato con il ticker “PMI”, è il migliore del listino azionario FTSE MIB, che tra l’altro continua a evidenziare un andamento leggermente negativo. Il titolo Bpm è salito fino a 0,553 euro, avvicinandosi ai top di periodo di 0,565 euro toccati il primo febbraio.

Questi livelli sono tra l’altro i più alti toccati da ottobre 2011. Stamattina il titolo Bpm è stato anche sospeso per eccesso di rialzo. Insomma, l’interesse degli investitori per l’istituto di credito guidato da Andrea Bonomi e Piero Montani è concreto e favorito anche dal processo di ristrutturazione in atto ormai da oltre un anno a seguito di una serie di scandali che stavano portando la banca milanese sull’orlo del fallimento.

â–º BPM POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA SPA

Ora il mercato specula sulla possibile trasformazione della banca popolare in Spa, che probabilmente risolverebbe molti problemi che l’istituto milanese si trascina ormai da troppo tempo. Secondo indiscrezioni di stampa, il prossimo luglio potrebbe già tenersi la riunione del consiglio di amministrazione per valutare l’ipotesi di trasformazione della banca in Spa. Attualmente sono in corso una serie di valutazioni, per cui è prematuro parlare delle prossime evoluzioni.

â–º BPM TAGLIA 700 DIPENDENTI DOPO ACCORDO CON SINDACATI

Ad ogni modo la banca milanese potrebbe dare il via a un processo di trasformazione per tutto il settore delle banche popolari, catturando chiaramente l’interesse degli investitori internazionali che finora non hanno mai visto di buon occhio il voto capitario. Inoltre, il processo potrebbe subire un’accelerazione considerando che in Europa si va verso la nascita di un’unica autorità di supervisione a livello europeo.

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