Bpm possibile aumento accantonamenti per class action

Ieri l’assemblea degli obbligazionisti di Banca Popolare di Milano ha approvato la modifica al bond “Convertendo Bpm 2009-2013”, in forza della quale la scadenza del prestito è stata anticipata al 29 dicembre 2011 anziché al 1° giugno 2013, come inizialmente previsto, mentre il prezzo minimo di sottoscrizione è passato a 2,7 euro rispetto ai 6 euro inizialmente previsti.

La notizia non rappresenta una grossa novità in quanto la modifica era già stata preannunciata, per cui la maggior parte degli analisti ne aveva già tenuto conto dell’ambito della formulazioni di giudizi e previsioni.

► ESITO AUMENTO DI CAPITALE BANCA POPOLARE DI MILANO

Nonostante questo, tuttavia, gli analisti di Intermonte ritengono che la modifica del regolamento del suddetto prestito approvata ieri, sebbene rappresenti una notizia positiva per Bpm in quanto consente alla banca di restituire i cosiddetti “Tremonti bond” limando al contempo i costi, potrebbe costringere l’istituto bancario milanese a disporre un aumento degli accantonamenti.

► RISULTATI AUMENTO DI CAPITALE BANCA POPOLARE DI MILANO

Questo perché a seguito della conversione del bond decine e decine di piccoli risparmiatori vedranno andare in fumo un ingente parte del capitale investito, compresa tra il 70% e il 90%. Per questo motivo Altroconsumo ha già annunciato una class action a fronte della responsabilità dell’istituto bancario nell’ambito del collocamento dei titoli e della perdita subita dai piccoli risparmiatori. Per questo motivo, dunque, gli analisti hanno preferito mantenere rating “neutral” sul titolo.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, tuttavia, il consiglio di gestione starebbe al momento discutendo su forme di risarcimento alternative destinate a riabilitare il buon nome della banca. Secondo i rumors sarebbe allo studio un’emissione ad hoc a tassi vantaggiosi.