Nella notte scorsa il Comitato dei Governatori delle Banche centrali ha approvato Basilea 3.
L’obiettivo dell’accordo è quello di preparare gli istituti di credito ad avere risorse per poter sopportare una crisi come quella dei mutui subprime, che ha portato alla crisi economica mondiale.
E’ stato deciso che l’entrata in vigore di Basilea 3 sarà molto graduale, infatti a partire dal 1 gennaio 2013 saranno avviati i lavori, ma la piena attuazione si avrà solamente sei anni dopo, il 1 gennaio 2019.
Oggi il testo di Basilea 3 verrà presentato allo Steering Committee del Financial Stability Board, l’organismo con a capo il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. Solamente nel mese di novembre al G20 di Seul si avrà anche l’ok politico.
L’accordo è giunto però non senza problemi, infatti sebbene ci fosse la forte volontà di rendere più forti le banche, dall’altra parte c’era la paura dei banchieri di vedere limitata la loro operatività .
Inoltre poche operazioni per le banche avrebbero voluto dire meno prestiti e di conseguenza un blocco degli investimenti nelle imprese. Proprio per questo motivo si è deciso di inserire Basilea 3 in pieno regime solamente fra 9 anni, in modo molto graduale.
Si è deciso di alzare il rapporto tra patrimonio di vigilanza, che dovrà essere ora più alto per poter operare, il che vuole dire meno rischi in caso di crisi.
La riforma porterà ad avere istituti di credito più solidi e sicuri.