La Banca d'Italia, attraverso una circolare firmata dal governatore Mario Draghi, ha reso noto che per l'acquisto di una partecipazione in..
Con questo comunicato, quindi, l’istituto di via Nazionale ha reso non più valida un comma del Testo Unico Bancario e, al contempo, ha reso immediatamente efficace la direttiva europea sull’acquisto di partecipazioni qualificate in banche, assicurazioni e imprese di investimento, anche se ancora non recepita nell’ordinamento nazionale.
La direttiva in questione, la 2077/44, in realtà doveva essere recepita dall’ordinamento interno entro 21 Marzo 2009 ma attualmente si trova ancora ferma in Parlamento. Da qui, quindi, la decisione di Bankitalia di rendere comunque operativa la direttiva per evitare di incombere in possibili sanzioni.
In seguito alla circolare firmata da Mario Draghi, quindi, viene disapplicato il primo comma dell’articolo 19 del Testo Unico Bancario che prevede l’autorizzazione preventiva per soglie di acquisto superiori al 5%. Il superamento di questa soglia, tuttavia, dovrà comunque essere comunicato in base a quanto previsto dall’articolo 20 dello stesso Testo Unico.
Nella stesso comunicato, inoltre, la Banca d’Italia ha specificato che per quanto riguarda le partecipazioni già possedute andrà nuovamente chiesta l’autorizzazione in caso di raggiungimento o superamento delle soglie del 20%, del 33% e del 50% del capitale sociale o dei diritti di voto.
In particolare, per quanto riguarda la soglia del 33%, Bankitalia ha ricordato che la direttiva europea stabilisce un tetto del 30% ma, tuttavia, consente di mantenere il 33% quando lo preveda la legislazione nazionale, proprio quello che accade in Italia.