Dopo il via libera ai cosiddetti "Tremonti bond" i portavoce dei principali istituti bancari avevano lasciato intendere che le banche non erano assolutamente..
I dubbi e gli indugi delle varie banche, tuttavia, sono stati finalmente rotti dal Banco Popolare che ha annunciato di aver presentato richiesta per ottenere l’emissione degli strumenti finanziari di patrimonializzazione previsti dall’articolo 12 del decreto legge 185/08, ovvero i cosiddetti “Tremonti bond“.
Pier Francesco Saviotti, Consigliere Delegato del Banco Popolare, ha affermato: “E’ una operazione opportuna che, anche in chiave prospettica, assicurerà una patrimonializzazione adeguata al Gruppo, consentendo di rafforzare il sostegno alle famiglie ed alle Piccole e Medie Imprese sui territori di radicamento, in linea con la vocazione storica delle proprie banche“.
Nel comunicato con cui il Banco Popolare ha reso nota la decisione di ricorrere agli strumenti di patrimonializzazione messi a disposizione dal governo non è precisato l’importo richiesto ma, tuttavia, si parla di una cifra intorno agli 1,4 miliardi di euro. L’ammontare della richiesta, quindi, è piuttosto elevato e, secondo gli analisti, per rimborsare il finanziamento sarà indispensabile un notevole aumento futuro di capitale da parte della banca.
Ma questa non è l’unica operazione che il Banco Popolare sta cercando di concludere. Venerdì, infatti, dovrebbe essere avviato il delisting di Banca Italease. Banco Popolare, quindi, rileverà il 100% della società che poi verrà scorporata in tre società distinte, Banca Popolare Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Reale Mutua e forse Bpm. A Banco Popolare, tuttavia, andrà soltanto la metà degli attivi.
Stamattina, a causa delle contrattazioni in atto, i titoli di Banco Popolare e Italease sono stati sospesi, sospensione che riguarda anche gli strumenti correlati.