Inizio seduta negativo per il titolo Banco Popolare, che a Piazza Affari mostra una flessione dell’1,22% a 1,135 euro, dopo che ieri aveva chiuso la seduta con un progresso del 2,41%
Inizio seduta negativo per il titolo Banco Popolare, che a Piazza Affari mostra una flessione dell’1,22% a 1,135 euro, dopo che ieri aveva chiuso la seduta con un progresso del 2,41%. La lettera sulle azioni dell’istituto bancario di Piazza Nogara deriva dalla bocciatura di Société Générale, che ha deciso di abbassare il target price a 1,15 euro da 1,3 euro. Confermato, invece, il giudizio a “neutral†dopo la pubblicazione dei conti in chiaroscuro del terzo trimestre dell’anno.
Il titolo è comunque in ripresa alla borsa di Milano, dopo che il 16 novembre era sceso sui minimi più bassi da fine agosto scorso a 1,094 euro. Stamattina il titolo ha toccato un minimo intraday a 1,125 euro. I risultati trimestrali hanno evidenziato una buona tenuta dei ricavi della gestione caratteristica, meglio delle stime di consenso, mentre le note dolenti sono giunte dalla discesa dello spread commerciale dovuta alla pressione sui margini.
Male anche il risultato dell’attività di trading, cresciuto sotto le attese a causa di maggiori plusvalenze derivanti dal portfolio di bond sovrani. Ad ogni modo le spese sono state inferiori alle stime degli analisti, nonostante l’aumento dei costi dell’8% su base trimestrale. Il problema maggiore per il Banco Popolare arriva dalla qualità dei crediti in portafoglio, anche se SocGen stima un Core Tier 1 proforma al 9,8% che può essere ritenuto abbastanza solido.
Tuttavia, SocGen ha deciso di abbassare le stime di utile per azione 2013 e 2014 in media del 13% e di portare la stima sul dividendo 2012 a zero. Gli esperti della banca transalpina sottolineano, però, che la banca sta portando avanti un processo di ristrutturazione importante, con recupero sul margine di interesse e con dismissioni di attività non strategiche.