Nessuna indiscrezione sul partnership estera.
Ancora non si parla un potenziale partner spagnolo per la banca senese. Nonostante ciò la Fondazione Mps non snobba un socio straniero ed è pronta a partecipare all’assemblea degli azionisti del 15 settembre, convocata per la nomina del nuovo presidente della banca, al fine di capire se ci sono i presupposti e gli obiettivi comuni per rinnovare il patto attuale con i fondi Btg Pactual e Fintech o trovare altre soluzioni.
Nel contempo, si parla anche di redditività . L’auspicio è che l’istituto senese possa tornare ad esserlo già dal prossimo anno.
“La redditività per Mps ce la aspettiamo il prima possibile, ma non sappiamo dare una data precisa; il nostro auspicio è anche l’anno prossimo” anche se non “bisognerebbe essere troppo ottimisti”, ha detto il presidente della Fondazione Mps, Marcello Clarich, durante la conferenza stampa per la presentazione del nuovo direttore generale dell’ente, Davide Usai, in carica da oggi e la cui nomina unanime “è stata dettata dal cambio di missione della Fondazione che sarà orientata all’attività erogativa”.
Sul futuro di Mps, di cui oggi l’ente ha una partecipazione dell’1,55%, e su un’eventuale aggregazione Clarich ha detto di non avere informazioni dirette e di non sapere nulla delle recenti voci di un possibile interesse da parte della banca spagnola Banco Sabadell: “Venderei fumo se dicessi di essere a conoscenza di informazioni dirette ma sembra non esserci la fila di pretendenti”, ha precisato.
“Penso”, ha proseguito, “che sarà il primo compito del nuovo presidente dalla metà di settembre insieme con l’amministratore delegato discutere del futuro della banca sia all’interno dell’istituto che con la Bce” che ha chiesto un’aggregazione.