Contrazione su base annua dei prestiti al comparto privato.
Non ci sono buone notizie, nel quadro dei dati trasmessi da Bankitalia, per quanto concerne i gruppi di credito e le sofferenze bancarie che hanno fatto registrare un’ulteriore crescita del 18% su base annua durante il mese di ottobre.
Nello specifico, per quanto riguarda la raccolta, nel mese preso come riferimento il tasso di crescita su base annua dei depositi del comparto privato è stato pari al 3,5 per cento (2,3 per cento a ottobre). La raccolta obbligazionaria, comprendendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è scesa del 17,4 per cento su base annua (-17,5 per cento nel mese precedente).
I prestiti al comparto privato, corretti per tener in considerazione le cartolarizzazioni e gli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno fatto registrare una contrazione su base annua dell’1,6 per cento (-2,1 per cento a ottobre). I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,5 per cento sui dodici mesi (-0,6 per cento nel mese precedente); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre sui dodici mesi, del 2,6 per cento (-3,1 per cento a ottobre).
Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze – senza correzione per le cartolarizzazioni tuttavia tenendo in considerazione le discontinuità statistiche – è risultato pari al 18,4 per cento (19,1 per cento a ottobre).
Urge trovare soluzioni, soprattutto per i crediti difficili da recuperare: quelli erogati a aziende andate in difficoltà per via della crisi. Banca d’Italia, Governo e Banca centrale europea stanno pensando a un intervento dello Stato in qualità di garante per la cartolarizzazione di una cinquantina di miliardi di questa massa di prestiti difficili (i quali si aggirano intorno ai 180 miliardi). I prestiti, così impacchettati, sarebbero venduti successivamente alla Bce.