Il mese scorso Banca Mediolanum ha ottenuto una raccolta netta da Fondi e gestioni a 185 milioni di euro, portando il saldo positivo da inizio anno sopra il miliardo di euro, per la precisione a 1.054 milioni di euro.
Sfiora i 2 miliardi di euro, da inizio anno, la raccolta netta di Banca Mediolanum, controllata del Gruppo Mediolanum S.p.A. quotato in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, al 31 luglio del 2012, la raccolta netta nei sette mesi per Banca Mediolanum si è attestata a 1.916 milioni di euro grazie ad un apporto positivo di raccolta netta per 156 milioni di euro nello scorso mese di luglio del 2012.
Per quel che riguarda gli altri dati commerciali, il mese scorso Banca Mediolanum ha ottenuto una raccolta netta da Fondi e gestioni a 185 milioni di euro, portando il saldo positivo da inizio anno sopra il miliardo di euro, per la precisione a 1.054 milioni di euro.
► INVESTIRE PUNTANDO AI DIVIDENDI, OCCHIO AI RISCHI
Ricordiamo che a livello di Gruppo, nei primi sei mesi del 2012, Mediolanum S.p.A. ha riportato anno su anno una crescita dell’utile netto a 217,5 milioni di euro con un balzo del 125% a fronte di un crescita del 5% delle masse amministrate rispetto al 30 giugno del 2011, e del 6% rispetto all’inizio dell’anno.
► INVESTIRE IN AZIONI
I buoni dati semestrali sono frutto di un generalizzato e positivo andamento del business, dai proventi per investimenti alle commissioni di performance e passando per i ricavi ricorrenti, ed in particolare il margine da interessi e le commissioni di gestione.
Per quel che riguarda gli altri dati commerciali, il mese scorso Banca Mediolanum ha ottenuto una raccolta netta da Fondi e gestioni a 185 milioni di euro, portando il saldo positivo da inizio anno sopra il miliardo di euro, per la precisione a 1.054 milioni di euro.
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Ricordiamo che a livello di Gruppo, nei primi sei mesi del 2012, Mediolanum S.p.A. ha riportato anno su anno una crescita dell’utile netto a 217,5 milioni di euro con un balzo del 125% a fronte di un crescita del 5% delle masse amministrate rispetto al 30 giugno del 2011, e del 6% rispetto all’inizio dell’anno.
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