Andrea Eusebio, che si occupa del mercato degli eurobond per Banca Akros, riassume gli enigmi che ci sono dopo l’annuncio di Draghi: «Ora c’è da capire la velocità di trasmissione delle misure all’economia, i reali effetti sulle imprese, sul mercato del lavoro, sull’inflazione».
Sicuramente a beneficiare di più delle misure di «Tltro» saranno le banche dei paesi periferici. Secondo Mediobanca Securities, fino a 200 miliardi di euro dei 400 annunciati nel piano giungeranno alle banche italiane e spagnole. L’intento della Bce è di legare questi prestiti al rilancio del credito a famiglie e imprese. Per vederne gli effetti sull’economia reale, sempre secondo Mediobanca Securities, bisognerà aspettare almeno tre o quattro mesi.
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Per vedere gli effetti sull’economia reale delle mosse della Bce bisogna partire un po’ più da lontano. Spiega Alberto Franzone, managing director di Alvarez & Marsal Italia: «Negli ultimi anni come ci ricordiamo tutti c’è stato un gran dibattito sul credit crunch». Le imprese dicevano che non c’era credito, e le banche rispondevano che non c’era domanda di prestiti. «In realtà avevano ragione entrambi», dice Franzone.