In questa fase di recessione e di profonda stretta del credito erogato dalle banche, moltissimi piccoli..
In questa fase di recessione e di profonda stretta del credito erogato dalle banche, moltissimi piccoli artigiani si trovano con l’acqua alla gola a causa della drammatica mancanza di fondi per le esigenze correnti; dal canto loro, le banche sono ormai molto guardinghe nel concedere prestiti a chi non offre rilevanti garanzie a tutela del finanziamento.
L’accordo intervenuto, siglato con un Protocollo d’intesa, dovrebbe sbloccare l’impasse, anche se per ora contiene ovviamente solo delle dichiarazioni d’intento che andranno integrate in un secondo momento con gli accordi specifici sanciti a livello territoriale.
In particolare, fra i traguardi che si cercherà di raggiungere si segnala innanzitutto l’introduzione di elementi di maggiore flessibilità nel rimborso dei crediti, con la previsione di provvisorie sospensioni dei pagamenti per periodi fino a diciotto mesi. Importante è anche la possibilità di rinegoziare i rapporti in essere sulla base di novità sopravvenute.
A fronte di queste soluzioni tutto sommato semplici e tradizionali, l’accordo più innovativo riguarda invece la possibilità di creare forme di consulenza congiunta a favore dei piccoli imprenditori artigiani per studiare le rispettive situazioni finanziarie e individuare caso per caso la soluzione migliore in termini di onerosità e flessibilità .
Prevista, infine, la creazione di un Osservatorio statistico che analizzi e monitori le relazioni fra il sistema italiano del credito e quello delle PMI.