Da uno studio condotto dalla Commissione europea è emerso che le banche italiane sono le più care di tutta Europa, soprattutto per..
Un dato questo su cui il direttore generale Abi Giovanni Sabatini si è detto in totale disaccordo affermando che il costo medio annuo di un conto corrente in Italia non è di 253 ma di 107 euro, una cifra inferiore a più della metà rispetto a quella riportata dallo studio della Commissione europea.
Secondo Sabatini la netta differenza tra quelli che lui ritiene i dati reali e quelli che invece sono i dati emersi dallo studio della Commissione Europea deriva da una metodologia di analisi sbagliata che la Commissione continua ad adottare, un metodo che non è in grado di prendere in considerazione le tipicità nazionali presenti dal lato della domanda e dell’offerta dei servizi finanziari.
Per questo motivo Sabatini nei giorni scorsi ha inviato una lettera al Commissario Ue agli affari dei consumatori Megleva Kuneva proponendo una metodologia di calcolo alternativa in grado di mettere in luce alcuni elementi che, se fossero stati utilizzati anche nell’ultima ricerca, avrebbero dato un utile contributo ed evitato di fuorviare l’opinione pubblica.
Oltre agli elevati costi di gestione dei conti correnti la ricerca della Commissione ha evidenziato anche una scarsa trasparenza delle banche italiane. A questo proposito Sabatini ha affermato che questa è una conclusione a cui la Commissione è giunta senza che siano state tenute in considerazione le normative sulla trasparenza della Banca d’Italia e senza che sia stata considerata l’iniziativa Patti chiari, che mette a disposizione su internet un motore di ricerca che permette al consumatore di consultare online il costo di circa 700 prodotti differenti.