C’è grande fermento nell’azionariato di RCS MediaGroup, che ieri ha chiuso la seduta di borsa con un balzo del 25,91% a 1,73 euro, toccando un massimo di giornata a 1,819 euro
C’è grande fermento nell’azionariato di RCS MediaGroup, che ieri ha chiuso la seduta di borsa con un balzo del 25,91% a 1,73 euro, toccando un massimo di giornata a 1,819 euro. A mettere il turbo alle azioni del gruppo editoriale di via Rizzoli sono i rumors di una possibile Opa dopo l’aumento di capitale da 421 milioni di euro, che terminerà venerdì 5 luglio. La Consob è già in allerta, per cercare di capire il nuovo assetto societario dovuto alla redistribuzione delle quote nel capitale.
Non appena sarà conclusa la ricapitalizzazione, l’istituto di vigilanza di borsa guidato da Giuseppe Vegas dovrà esaminare attentamente le posizioni, il peso e il ruolo dei nuovi soci del gruppo editoriale che pubblica Il Corriere della Sera. Secondo gli esperti la Consob accenderà ben presto un faro sul dossier Rcs, considerando che Fiat salirà al 20,135% (dall’attuale quota del 10,4%) e il patto di sindacato confermato (ma limato).
â–º RCS: QUOTAZIONE POST-AUMENTO CAPITALE SARA’ DI 1,75 – 1,8 EURO
Se dopo l’aumento di capitale dovessere essere confermata la presenza di Fiat come socio predominante nel capitale di Rcs, allora la Consob vorrà senza dubbio vederci chiaro e capire meglio il nuovo assetto di controllo. Ciò che interesserà alla Commissione sarà valutare se un socio avrà un potere decisionale rilevante, in quanto a quel punto potrebbe esserci anche la possibilità di un’Opa obbligatoria sul capitale di Rcs..
La situazione attuale potrebbe essere molto diversa rispetto a quella del 1997, quando si consolidò l’asse di controllo dei soci finanziari e industriali in Hdp-Rcs. Il nuovo patto di sindacato porterà i soci a chiedere loro stessi un parere alla Consob, cercando di capire fino a che punto non c’è l’obbligo dell’offerta pubblica d’acquisto sulle azioni del gruppo editoriale.