Prelios comunica l’avvio dell’aumento di capitale in opzione, rendendo altresì noto il calendario relativo all’offerta. Stando a quanto approvato dall’assemblea straordinaria degli azionisti della società lo scorso 8 maggio 2013, l’incremento verrà valorizzato per un importo massimo complessivo di Euro 115.009.511,53, da offrirsi in opzione a tutti gli azionisti societari, con l’emissione massima di n. 193.195.887 azioni ordinarie, prive di valore nominale, ad un prezzo di emissione per azione pari a Euro 0,5953.
Calendario dell’offerta
I diritti di opzione che danno diritto alla sottoscrizione delle azioni potranno essere esercitati, a pena di decadenza, tra il 22 luglio 2013 e l’8 agosto 2013 compresi. I diritti saranno negoziabili in Borsa dal 22 luglio 2013 all’1 agosto 2013 compresi, mentre entro il mese successivo alla conclusione del periodo di offerta, Prelios offrirà in Borsa gli eventuali diritti di opzione non esercitati, nel rispetto della normativa vigente.
Motivazioni dell’aumento di capitale
Per quanto attiene le principali motivazioni che sottostanno l’operazione di aumento del capitale sociale, Prelios ricorda come tale transazione si inserisca all’interno della struttura operativa già prestabilita dalla stessa compagnia per permettere un più agevole riequilibrio finanziario, rafforzare il patrimonio e rilanciare i progetti industriali dell’intero gruppo.
Impegno a sottoscrivere
Nel suo comunicato Prelios ricorda infine che alcuni soggetti hanno già assunto impegni di sottoscrizione e impegni di garanzia con riferimento all’aumento di capitale in opzione (vedi anche le previsioni di ritorno in utile di Prelios per il 2014). Più precisamente:
- Camfin, Assicurazioni Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, che già avevano aderito al patto parasociale sciolto lo scorso 8 maggio, sottoscriveranno una parte dell’aumento di capitale in opzione per 25 milioni di euro.
- Pirelli e le banche finanziatrici come Intesa Sanpaolo e Unicredit, garantiranno la sottoscrizione della parte eventualmente non optata per un importo massimo di 90 milioni, di cui 5 milioni per cassa e 85 milioni per la conversione pro quota dei crediti vantati dai partecipanti al capitale sociale e dai finanziatori, alla società .