Adesso il capitale sociale è di 99.827.629 milioni. A fine mese apriranno i termini per la seconda ricapitalizzazione.
La prima ricapitalizzazione di Mediocredito si conclude con un incasso di circa 18 milioni di euro a fronte dei 24,5 previsti. I soci hanno aderito appoggiando l’istituto, eccezion fatta per la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste. A fine mese, intanto, si penserà al secondo aumento del capitale sociale che sarà più corposo. La banca, infatti, punta a un incasso tra i 60 e gli 80 milioni, trovando in Generali un valido alleato in grado di fornire un ausilio economico consistente: 50 milioni. Nel contempo, Mediocredito punta anche a ricevere aiuti dalla Regione.
Per il momento nelle casse del gruppo ci sono poco meno di 99.827.629 milioni di euro. I soci hanno sottoscritto il 73,07% delle azioni offerte, per un totale di 13.257.521 nuove azioni pagate singolarmente a 1,35 euro. L’apporto complessivo, 17,9 milioni, rappresenta una quota pari al 40% in sede di ricapitalizzazione.
Successivamente la società controllata dalla Regione e socia di controllo di Mediocredito, Finanziaria Mc spa, ha sottoscritto completamente i diritti d’opzione a suo carico per un totale di 12,3 milioni.
L’operazione, andata a buon fine, non rappresenta una sorpresa per i vertici del gruppo stando a quanto comunicato dal cda.
È stata sottoscritta la quota necessaria per mantenere le posizioni invariate, senza che le percentuali cambiassero i termini di rappresentanza fra i soci.
Tra gli istituti che non hanno sottoscritto le nuove azioni ci sono Banca Popolare Friuladria, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Unicredit, Ascom Servizi e Inail.
In termini di divisioni delle quote, attualmente Finanziaria Mc detiene il 52,70% di Mediocredito, mentre la Fondazione Crt il 32%. Si procederà ora per la seconda ricapitalizzazione con la quale Mediocredito punta a raggiungere entro l’anno un capitale sociale compreso fra 160 e 180 milioni.