Continuano le grandi manovre su RCS MediaGroup, dopo che Fiat ha già fatto sapere che raddoppierà la propria quota portandola al 20,135%. Ora a uscire allo scoperto è Diego Della Valle
Continuano le grandi manovre su RCS MediaGroup, dopo che Fiat ha già fatto sapere che raddoppierà la propria quota portandola al 20,135%. Ora a uscire allo scoperto è Diego Della Valle, uno dei principali azionisti fuori patto con una quota dell’8,7% circa nel capitale del gruppo editoriale di via Rizzoli. Nel corso di una conferenza stampa, l’imprenditore marchigiano ha fatto sapere che aderirà all’aumento di capitale di Rcs. Il patron della Tod’s si è anche detto disponibile a rilevare i diritti inoptati delle banche per avere una quota superiore al 20%.
Oggi è l’ultimo giorno per aderire alla ricapitalizzazione del gruppo editoriale e Della Valle non mancherà l’appuntamento. L’imprenditore marchigiano ha sottolineato che non avrebbe alcun problema a rilevare anche l’eventuale inoptato delle banche, “qualora venissero rispettate le garanzie chieste sulla governance e sul pianoâ€. A Piazza Affari il titolo RCS MediaGroup ha chiuso la seduta di borsa con un lieve rialzo dello 0,48% a 1,246 euro.
â–º RCS: POSSIBILE OPA DOPO AUMENTO DI CAPITALE?
Tuttavia, ieri mattina le azioni ordinarie Rcs erano finite addirittura sotto il prezzo dell’aumento di capitale, toccando un minimo intraday a 1,231 euro. Il prezzo dell’aumento è di 1,235 euro. I volumi sono stati abbastanza elevati e alla fine hanno toccato il 4,22% del capitale. Della Valle ha deciso di aderire all’aumento di capitale, in quanto ha una view molto simile agli altri soci industriali sul piano industriale e sulla necessità di una nuova governance.
Per l’imprenditore a capo del gruppo Tod’s ciò che è fondamentale per Rcs è lo scioglimento del patto di sindacato. Della Valle ha dichiarato di aver ricevuto garanzie sulle modifiche della governance e di aver incontrato diversi player che stanno partecipando al rilancio di Rcs, ma non Fiat. Secondo Della Valle “Rcs ha dei problemi serissimiâ€, per cui sarà decisiva una governance più moderna.