Ecco come si stanno muovendo i soci privati di Unicredit.
Gli investitori istituzionali attenderanno fino a venerdì prossimo per decidere se aderire o meno alla ricapitalizzazione, nel frattempo però il mercato prevede già come potrebbero variare gli equilibri all’interno di Unicredit.
Tra gli altri ci sarebbe stato l’interesse di Polegato e Malacalza inoltre il dossier sarebbe stato sottoposto anche a Della Valle, come nuovi soci che potrebbero entrare. Sugli azionisti stabili invece c’è qualche certezza in più, per esempio la famiglia Pesenti (a cui fanno capo Italmobiliare-Italcementi) che detiene lo 0,5% del capitale, ha aderito solamente per il 30% dei diritti di opzione di Italmobiliare, quindi la quota si diluirà a circa lo 0,3%.
â–º AZIONI UNICREDIT
In generale tanti azionisti storici hanno deciso di partecipare all’aumento di capitale solo parzialmente: la famiglia Maramotti ha puntato 50 milioni di euro sull’aumento, la sua quota scenderà sotto l’1%. Fondiaria Sai, che rappresentava la famiglia Ligresti, non ha invece sottoscritto nulla.
Anche molte Fondazioni hanno modificato al ribasso le proprie posizioni. Cariverona passa dal 4,2% al 3,51% del capitale, Crt manterrà il 3,31%, Carimonte (2,9%) ha effettuato un’operazione di prestito titoli sull’1,6% quindi resterà titolare diretta dell’1,3%. Tra gli altri Manodori passerà dallo 0,79% allo 0,50%, Cassamarca ha aderito completamente per lo 0,7%, CrTrieste pure per il suo 0,3%, la Fondazione Banco di Sicilia ha invece venduto i diritti per poi reinvestire sul titolo parte degli introiti, così scenderà circa allo 0,32%.
Tra i soci esteri Aabar salirà al 6,5% dal 4,9% invece la Banca Centrale libica scenderà dall’attuale 4,9% al 2,8%, Lia passerà dal 2,5% all’1,5%. Aviva (1,5%) non dovrebbe sottoscrivere niente mentre Allianz manterrà il 2%.