Nella giornata di ieri è stato approvato dal consiglio di amministrazione di Risanamento il nuovo piano di ristrutturazione del gruppo.
Il nuovo progetto verrà suddiviso in tre tranche praticamente, iniziando dalla copertura delle perdite maturate a seguito del fondo rischi legato al tema bonifiche, proseguendo con un nuovo aumento di capitale ed infine con la rimodulazione del prestito convertendo.
L’aumento di capitale avrà sempre valore di 500 milioni di euro, ma sarà suddiviso in maniera diversa da quanto ipotizzato in un primo momento, cioè 150 milioni di ricapitalizzazione e 350 di prestito convertendo.
Con il nuovo metodo 95 milioni già versati dalle banche in conto aumento di capitale saranno usati a copertura delle perdite.
Il 29 ottobre prossimo, all’assemblea sarà votata una nuova iniezione di liquidità da 150,28 milioni di euro, dei quali circa 55 milioni in contanti e altri 95 milioni attraverso conversione anticipata di debiti in equity.
Poi entro il 31 marzo 2012, il CdA potrà emettere obbligazioni a conversione obbligatoria in azioni ordinarie Risanamento per un valore di 255 milioni.
A certificare il nuovo prezzo è stata la fairness opinion di due advisor finanziari.
Ricordiamo inoltre che l’assemblea del mese prossimo servirà anche al gruppo per nominare il nuovo consigliere, dato che il consigliere Anna Maria Ruffo ha dato le sue dimissioni.