Continuano le difficoltà per Alitalia. La società avrebbe attualmente bisogno di 300 0 400 milioni euro per soddisfare le sue esigenze finanziarie. Dopo due consigli di amministrazione è arrivata una ricapitalizzazione di 100 milioni di euro, una cifra troppo bassa per l’esigenze societarie. I soci italiani di Alitalia si sono comunque espressi in modo favorevole all’aumento di capitale mentre Air France è stata contraria. Data la situazione il consiglio di amministrazione ha in programma un’assemblea per il prossimo 14 ottobre.
La situazione comunque non è delle migliori, infatti alla fine del mese di giugno i debiti ammontavano a 946 milioni di euro, un cifra netta quest’ultima ed in calo rispetto a quella del mese si marzo, mese in cui i debiti ammontavano a 1 miliardo di euro. Il bilancio è in rosso per 294 milioni di euro, una cifra che evidenzia le difficoltà del gruppo dato che lo scorso anno il bilancio era di 200 milioni di euro. Il fatturato di Alitalia registra 1,6 miliardi, un fatturato che non riesce a coprire quelli che sono i costi della compagnia. Infatti il risultato operativo è in negativo per 198 milioni, un dato che è decisamente peggiorato rispetto al mese di giugno 2013, registrando un -169 milioni di euro.
Mentre viene confermato un nuovo consiglio di amministrazione per prossimo 3 ottobre, si guarda alla giornata di ieri come una delle giornate più lunghe della nuova Alitalia, l’Alitalia nata nel gennaio 2009 dai problemi della vecchia gestione. Una giornata, quella di ieri, che ha visto come primo evento il consiglio di amministrazione dell’ex compagnia di bandiera, un cda che ha verificato ed analizzato i conti dei primi sei mesi dell’anno, conti che prevedono una perdita per 300 milioni. Tra le novità  c’è che la riunione del board ha visto presentare le valutazioni di Banca Leonardo su come avere un credito necessario che serva a rifinanziare il nuovo piano industriale che è stato messo a punto da Gabriele Del Torchio, il nuovo amministratore delegato. Se Air France-Klm sottoscriverà l’aumento di capitale, i francesi potrebbero cominciare la salita nell’azionariato, una salita che inizierebbe dall’attuale 25% e che potrebbe portarli a prendere il controllo.