Tenaris nella seduta di ieri è stato assoluto protagonista a Piazza Affari.
Il titolo Tenaris ha saputo così reagire alla svalutazione del petrolio, sceso sotto gli 80 dollari al barile, soprattutto grazie all’aumento del target price da parte di Ubs.
La banca svizzera ha innalzato il prezzo obiettivo sul primo produttore mondiale di tubi per l’industria del petrolio, portando il prezzo obiettivo sull’Adr quotato a Wall Street a 52 dollari, dai 45 precedenti, con rating buy.
L’incremento del target price è giustificato dal continuo crescere dei prezzi dei servizi annessi al settore oil negli Stati Uniti, con i prezzi degli Oil Country Tubular Goods che rimangono stabili.
Oltre a questo, Tenaris avrà anche il vantaggio del recupero dei prezzi del gas negli Usa e dei dazi imposti dagli stessi Stati Uniti sui tubi d’importazione cinese. Gli esperti si attendono inoltre un’inversione del trend.
Sono state alzate le stime di utile per azione del 3%, da 2,24 dollari a 2,31 dollari per il 2009, dell’8% a 2,89 dollari per il 2010 e del 5% per il 2011.