Non è proprio il caso di parlare di netta ripresa, ma comunque ci sarebbe un lento miglioramento nel settore tessile sia per quanto riguarda la produzione che per l’ambito dell’export..
‘La tempesta è passata’ parole usate da Michele Tronconi, presidente di Sistema moda Italia. La dichiarazione alla luce dei dati del primo semestre, presentati in occasione di MilanoUnica, grande fiera del settore che si svolge a Milano in questi giorni.
Pier Luigi Loro Piana, presidente di Milano Unica dichiara che :â€Nel periodo gennaio-giugno ,la tessitura italiana è cresciuta del 9% con un’accelerazione, nel secondo trimestre, che ha registrato un +12,8% rispetto al +5,1% del periodo gennaio-marzo.â€
E aggiunge con toni ottimistici: â€Ãˆ presto per parlare di ripresa dell’intera filiera, perché stiamo assistendo a un massiccio destocking. Ma i segnali ci inducono senz’altro a un cauto ottimismo. Le imprese italiane non hanno mai smesso di investire sulla qualità dei prodotti e dei servizi, ma per rafforzare la ripresa contano anche fattori esterni, come i costi infrastrutturali ed energetici, il cuneo fiscale, di cui si parla sempre troppo poco, e la tutela del diritto alla tracciabilità . Finora su quest’ultimo punto è stato fatto troppo poco e troppo lentamente“.
Altro segnale di ripresa è il numero di espositori presenti in fiera, in crescita rispetto all’edizione di febbraio per un totale di 472.
Altro dato importante è quello riguardante le esportazioni, che in tempi di crisi avevano subito un forte decremento. Da gennaio a maggio è tornato a crescere l’export di tessuti italiani, registrando un +4,2%, rafforzato da un +10,1% a quantità ; dati positivi ma ancora lontani dalla ripresa totale.