La compagnia petrolifera milanese Saras, controllata dalla famiglia Moratti, ha dato il via al piano di buyback fino al 7,62% del capitale
La compagnia petrolifera milanese Saras, controllata dalla famiglia Moratti, ha dato il via al piano di buyback fino al 7,62% del capitale. L’operazione sarà eseguita nel giro di 6 mesi, al servizio del programma di stock option. Il piano di riacquisto di azioni avrà per oggetto un numero massimo di 72,5 milioni di titoli per un controvalore totale massimo di 100 milioni di euro. Nonostante i diversi catalyst per il titolo in borsa, prima fra tutti l’Opa dei russi di Rosneft, Saras resta piuttosto ingessata a Piazza Affari.
Ieri il titolo non ha mostrato grande volatilità , anche se la seduta di borsa è stata chiusa in territorio positivo. L’Opa parziale volontaria lanciata da Rosneft sul 7,3% del capitale non è stata sufficiente a dare nuova linfa vitale al titolo in borsa, che continua a muoversi poco sopra la soglia di 1 euro. Secondo gli analisti finanziari, Saras è ancora molto penalizzata dalla debolezza dei margini di raffinazione.
â–º ROSNEFT COMPRA IL 13,7% DI SARAS
L’Opa di Rosneeft avrà per oggetto il 21,5% del flottante (1 azione ogni 4,65). Ai valori correnti, il prezzo implicito del titolo Saras dopo l’Opa parziale si aggira intorno a 0,95 euro. Intanto, in attesa della pubblicazione dei risultati trimestrali, in arrivo il 14 maggio, Equita Sim continua a ribadire la propria raccomandazione “buy†sul titolo con target price confermato a 1,29 euro.
â–º SARAS PERDE 90 MILIONI NEL 2012
Il broker si aspetta, però, una trimestrale debole proprio nella raffinazione, anche se sul fronte della power generation sono attesi risultati in linea con la guidance 2013. A Piazza Affari le azioni Saras restano inserite all’interno di una fase laterale compresa tra 1,05 euro e 1 euro. Il superamento deciso di 1,05 euro potrebbe creare i presupposti per un allungo fino a 1,1 euro prima e 1,14 euro poi.