Saipem impianto in Congo è affondato

Il 2013 sarà ricordato come l’annus horribilis per Saipem, che continua ad essere interessato da un flusso negativo di notizie. Questa volta si è sfiorata la tragedia al largo delle coste del Congo

Il 2013 sarà ricordato come l’annus horribilis per Saipem, che continua ad essere interessato da un flusso negativo di notizie. Questa volta si è sfiorata la tragedia al largo delle coste del Congo. Un impianto della compagnia petrolifera, controllata dal gruppo Eni, è affondato. Un membro dell’equipaggio risulta disperso, mentre altri sei sono rimasti lievemente feriti ma nessuno è in pericolo di vita. Ieri, però, le azioni Saipem si sono ben comportate in borsa per il secondo giorno consecutivo. Il titolo ha messo a segno un rialzo del 4,4% a 14,1 euro.

Nella seduta di borsa precedente aveva guadagnato l’8%. Il 25 giugno il titolo Saipem è sceso fino a 12,13 euro, toccando il minimo più basso da aprile 2009. Da inizio anno le azioni della società petrolifera del gruppo Eni evidenziano un calo del 101,3%. Nel primo semestre dell’anno Saipem ha già annunciato due profit warning: il primo sul finire di gennaio, il secondo nella seconda parte di giugno.

â–º SAIPEM SPROFONDA AI MINIMI DA APRILE 2009

Nel comunicato diramato ieri da Saipem si legge che, nella notte del 1° luglio, “il mezzo di perforazione autosollevante Perro Negro 6, a seguito del cedimento del fondo marino sotto una delle tre gambe del mezzo, si è improvvisamente inclinato imbarcando acqua e alle 10.30 odierne l’impianto, senza personale a bordo, si è capovolto ed è affondato”.

I membri dell’equipaggio erano complessivamente 103, ma sono stati evacuati con apposite procedure d’emergenza. La società ricorda che “Saipem è coperta da polizza assicurativa per la perdita dell’impianto, oltre che per eventuali danni ambientali e la rimozione del relitto”. Saipem fornirà altre informazioni nelle prossime ore, ma al momento non risultano esserci danni all’ambiente.