La rottura della partnership tra VW e Suzuki coinvolge anche Fiat, già ampiamente maltrattata dai mercati.
Il pomo della discordia, come si evince dalla parole di rabbia che si sarebbero lasciati sfuggire i vertici del marchio tedesco, sarebbe stato il venir meno, da parte di Suzuki, degli accordi commerciali stabiliti in precedenza.
► FIAT RAFFORZA PARTNERSHIP CON SUZUKI
Il motivo? Suzuki avrebbe avviato dei contatti industriali con Fiat per la fornitura e l’implementazione, sulle proprie vetture, nonché su un possibile, futuro, sviluppo dedicato dei motori diesel Multijet grazie ai quali il marchio torinese sarebbe divenuto famoso i tutto il mondo in termini di prestazioni e rispetto dell’ambiente.
La questione, così delicata, ha ovviamente coinvolto, in maniera decisamente negativa, anche la Fiat e, in particolari, le quotazioni dell’azienda italiana che, mentre scriviamo, perde il 3,34% a quota 3,48 euro.
► TARGET PRICE FIAT INDUSTRIAL TAGLIATO DA JP MORGAN
Il periodo no della Fiat, dunque, sembrerebbe destinato a perdurare ancora a lungo. La decisione della Fiat, infatti, di aggirare il vincolo che legava VW a Suzuki, piuttosto che generare benefici non è stato digerito né dai mercati, come abbiamo visto, né dagli analisti.
Il problema principale è quello, secondo gli esperti di Intermonte, che Fiat non riuscirà a sostituire VW e non vi saranno joint venture o simili tra Suzuki e Fiat, entrambe troppo bisognose del mercato indiano, da alcuni anni in fortissima espansione.
La mossa della Fiat, in definitiva, è stata fine a se stessa e non porterà a nulla.