Il titolo si lascia così dietro i minimi dell’anno toccati nel mese di febbraio a 0,37-0,367 euro per azione.
Il titolo si lascia così dietro i minimi dell’anno toccati nel mese di febbraio a 0,37-0,367 euro per azione, ed ora una conferma al di sopra di quota 0,400 euro potrà dare il via al prossimo attacco a quota 0,410 euro con un possibile allungo futuro verso 0,427-0,43.
L’analisi quantitativa ci conferma il buon trend che si vede anche dal grafico, con gli oscillatori di momentum che stanno rimbalzando dalle rispettive soglie d’ipervenduto e gli indicatori di tendenza che si sono girati in chiara posizione long.
Il primo supporto utile al ribasso può essere individuato in zona 0,385-0,383 euro anche se in realtà sarà solamente il calo sotto 0,37-0,367 a poter dare il via ad un trend negativo, che potrebbe compromettere in maniera seria il quadro tecnico di breve periodo.
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