Le quotazioni del gold da inizio del nuovo anno, hanno ricominciato a crescere spiazzando tutti gli analisti ritenevano che il ribasso del  metallo giallo continuasse ancora fino a quota 1.000 dollari per oncia.Â
Tra le commodity, l’oro si porta ai nuovi massimi da ottobre scorso a quota 1.337 dollari/oncia. Il metallo prezioso continua a beneficiare dei dati deboli che arrivano dall’economia statunitense e da quella cinese, spiega Vincenzo longo di Ig. Gli Etf stanno tornando a riposizionarsi sull’oro anche in scia a possibili spike che potrebbero registrarsi se la crisi degli Emergenti dovesse tornare ad accendersi.
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Sul fronte valutario, seduta priva di direzionalità per la moneta unica, nonostante i dati positivi arrivati dall’indice Ifo. L’Euro/Dollaro ha testato i massimi a 1,3773 salvo poi ritracciare verso 1,3710. La moneta unica continua a rimanere straordinariamente sostenuta, grazie anche ai dati deludenti arrivati dagli Usa. Dovremmo attendere le stime flash sull’inflazione tedesca e dell’eurozona, in agenda giovedì e venerdì, prima di assistere a una discesa sensibile del cross. Gli operatori sulla base di quei dati inizieranno a scommettere sulle azioni che la Bce adotterà nel meeting del 6 marzo prossimo.
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Prosegue in deciso rialzo Wall Street in una seduta che ha visto la pubblicazione di dati ancora una volta deludenti. L’S&P500 ha aggiornato i nuovi massimi storici a 1.852 punti. Cifre macroeconomiche a parte, il mercato sta ragionando sulle operazioni di M&A che stanno coinvolgendo Wall Street.  Il mood positivo sul mercato statunitense ha contagiato anche l’Europa, con gli indici che hanno azzerato le perdite della mattinata e hanno chiuso in positivo. Su tutti spicca il +1,1% di Madrid, seguito dallo 0,9% di Lisbona.