Riscontri utili per approcciare meglio un tema come quello degli investimenti online
I mercati finanziari hanno ceduto definitivamente il passo alla speculazione: difatti con il ritiro dell’enorme liquidità, messa in circolo dalle Banche Centrali, le piazze internazionali sono sempre più sensibili ai dati macroeconomici e alle comunicazioni dei vari Board in merito a tali mover. Giugno è stato un chiaro esempio di come si sviluppano alcune dinamiche, tipiche delle fasi dominate dall’alta volatilità: ad agitare le acque nella prima parte del mese sono state sia la FED sia la BCE; quest’ultima in due distinte occasioni con le importanti scadenze tecniche sullo sfondo.
Jerome Powell nel corso dell’ultimo meeting Fomc ha sorpreso la platea di analisti e investitori, incrementando di 75 bps il costo del denaro -contrariamente ai 50 bps annunciati in precedenza- a causa della velocità con cui è mutato il contesto macro di riferimento, e le piazze internazionali, sulla scia di Wall Street, dopo una reazione a caldo inaspettatamente confortante, sono state caratterizzate da forti ondate di vendita.
Tuttavia prima della riunione FED, era stata Christine Lagarde a mettere a dura prova la tenuta emotiva degli operatori: in un momento estremamente delicato per i titoli di stato dei paesi periferici l’annuncio dell’imminente stretta sui tassi, per fronteggiare l’inflazione, ha scatenato le vendite sia sul comparto obbligazionario sia sul comparto azionario.
Nello specifico, a preoccupare gli addetti ai lavori è stata la poca lucidità, dimostrata dalla Presidente della BCE nel rispondere in conferenza stampa in merito ad eventuali misure, atte ad evitare la frammentazione dell’Area Euro; difatti con i rendimenti sotto pressione si è resa necessaria, dopo qualche giorno, una riunione di emergenza per approntare uno scudo anti-spread. Il clima di incertezza, come già anticipato, ha scatenato una vera e propria corsa alle piattaforme di trading, che in contesti simili rappresentano lo strumento migliore, per affrontare i mercati.
Trading online: come valutare un intermediario
Sebbene tanti risparmiatori abbiano deciso di modificare il proprio approccio operativo, almeno fino a quando le quotazioni delle varie asset class non si saranno stabilizzate, molti altri sono ancora in procinto di scegliere un intermediario finanziario a cui rivolgersi, per implementare al meglio una strategia di trading.
È opportuno evidenziare che in questo tipo di valutazioni il primo elemento da prendere in considerazione è l’affidabilità della società presso cui si intenda sottoscrivere un rapporto: è necessario, infatti, che il soggetto sia autorizzato dagli Organi di Vigilanza e che predisponga tutte quelle misure imposte dalla Normativa, per tutelare i risparmi degli utenti.
Le caratteristiche di un buon trading tool
Naturalmente una buona piattaforma di trading non può prescindere da un’infrastruttura tecnologica di livello che abbia determinati requisiti: un tool grafico, per analizzare le quotazioni degli asset e per disporne gli ordini di acquisto e di vendita con rapidità; lo short selling, per confrontarsi efficacemente con mercati tendenzialmente al ribasso; la leva finanziaria, per aumentare il controvalore delle operazioni di compravendita e sfruttare le oscillazioni di prezzo sulle scansioni temporali infra-giornaliere.
Una piattaforma di negoziazione user friendly rappresenta ovviamente un plus per gli utenti, ma di solito i TOL più sofisticati richiedono qualche competenza specifica; in questo caso è fondamentale che l’intermediario abbia un buon servizio di assistenza ed eventualmente risorse dedicate alla formazione.
Strategie di trading con i broker online
I broker online, da questo punto di vista, offrono agli investitori molteplici vantaggi in quanto tutte le funzionalità, messe precedentemente in evidenza, sono nella disponibilità dei loro clienti con costi di gestione quasi nulli.
Il conto operativo e il trading tool sono completamente gratuiti e generalmente anche le commissioni di negoziazione sono convenienti: la maggior parte dei broker applica uno spread fra il miglior valore in denaro e il miglior valore in lettera del sottostante. Il catalogo prodotti è particolarmente ricco e consente di investire su azioni, indici, asset digitali, materie prime e coppie di valute.