L’Istat ha rivelato i dati in calo dell’industria italiana che ha registrato un calo pari al 2,2%. Questo dato negativo, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, è dovuto alle negative performance del mercato interno. Infatti, solo tra il mese di giugno e il mese di luglio, si è registrata una diminuzione dello 0,7% degli ordinativi dell’industria.
Per le commesse il calo annuo è arrivato a -5,4%, una diminuzione legata interamente al mercato interno, mercato interno che è stato soggetto al -5,4% che ha giocato, invece, a rialzo per il mercato estero che ha guadagnato un 1,8%.
La crisi dell’industria italiana ha fortemente colpito il settore dei mezzi di trasporto, settore che risulta essere quello più colpito. Infatti la fabbricazione dei mezzi di trasporto ha registrato un -21,1%. Ma non è tutto: la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo ha registrato un -4,8%; fabbricazione di apparecchiature elettriche e di apparecchiature per uso domestico non elettriche -4,4%.
Così il mercato italiano registra un calo in quello che è il settore industriale anche se alcuni di questo campo sono andati in rialzo come: settore tessile, abbigliamento, pelli e accessori che hanno registrato un +10,8%; il settore dell’industria legato al legno, alla carta e alla stampa che ha registrato un+3,4%. Inoltre i dati rilevati dall’Istituto Nazionale di Statistica fano sapere che gli ordini legati agli autoveicoli sono cresciuti del 1,3% nel mese di luglio rispetto alla flessione rilevata per il fatturato che ha segnato un -2,3%.
Dati, quelli dell’industria italiana, che hanno contribuito a far registrare il deficit del 3,1% emanato in mattinata dal Consiglio dei Ministri.