E' stata una settimana molto difficile per il dollaro, che nei confronti dell'euro ha perso sensibilmente terreno...
Il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, rimane comunque ottimista e ha dichiarato che la moneta americana non perderà il suo ruolo di riserva internazionale.
Più pessimistiche invece le dichiarazione del vicepresidente della Federal Reserve, Donald Kohn, secondo il quale la ripresa in Usa sarà più lenta del previsto, dichiarazioni arrivate proprio nel giorno in cui il rapporto euro/dollaro è tornato su livelli che non toccava da agosto.
La vicinanza a quota 1,50 tuttavia potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza per il dollaro, dal momento che il rapporto euro/dollaro potrebbe prendersi una pausa di consolidamento: un ritorno sotto la soglia dell’1,48 potrebbe proporre un pull-back verso 1,465 in un primo momento e 1,45 in un secondo momento.
Un aumento invece sopra quota 1,50 darebbe ancora maggiore slancio all’euro che potrebbe portarsi su un rapporto di addirittura 1,55 in breve tempo.
La sterlina inglese è la moneta che in questo momento sta guadagnando molto terreno nei confronti dell’euro: dopo i massimi di pochi giorni fa a quota 0,94 ora il cambio euro/sterlina è sceso a 0,91 e non è da escludere un ulteriore fase correttiva dove il rapporto potrebbe anche scendere in area 0,887-0,885.