Acquistata la società di ricerca e sviluppo con sede operativa a Piacenza dotata di specifiche competenze nella somministrazione di farmaci per via inalatoria al fine di ottenere una deposizione polmonare ottimizzata.
Durante lo scorso sei agosto, il Gruppo Zambon ha ufficializzato l’acquisizione di Eratech, una società di ricerca e sviluppo con sede operativa a Piacenza dotata di specifiche competenze nella somministrazione di farmaci per via inalatoria al fine di ottenere una deposizione polmonare ottimizzata.
Si tratta dell’ennesima mossa vincente per completare il proprio piano di rafforzamento, che ha già previsto numerosi ‘ingaggi’.
Fondata nel 2002 da Giovanni Caponetti, un ricercatore con 20 anni di esperienza nel settore maturata al MIT, come fondatore di Advanced Inhalation Research (Cambridge, USA) e poi ricercatore presso Alkermes. La piattaforma tecnologica di Eratech è focalizzata sulla realizzazione di formulazioni ingegnerizzate di polveri le cui particelle incorporano farmaci con problematiche di somministrazione e biodisponibilità .
Zambon con Eratech acquisisce così un’ampia piattaforma di drug delivery basata su un innovativo approccio tecnologico che, attraverso il miglioramento della deposizione e della distribuzione polmonare di farmaci inalatori, rende possibile aumentare i benefici clinici e ridurre gli effetti collaterali e consentirà di sviluppare soluzioni innovative per il trattamento dell’asma e della broncopneumopatia cronico ostruttiva.
In questo modo Zambon potrà sviluppare prodotti innovativi anche in altre aree terapeutiche quali il Sistema Nervoso Centrale ed in particolare nel trattamento della malattia di Parkinson, una delle aree strategiche in cui recentemente ha lanciato il nuovo farmaco Xadago
“L’acquisizione di Eratech rappresenta per Zambon un importante investimento verso una tecnologia del futuro - ha dichiarqato il ceo di Zambon Maurizio Castorina – e ci consentirà di ampliare la pipeline con nuovi prodotti e di siglare nuove partnership, in particolare negli USA. Con questa operazione ci inseriamo inoltre in un nuovo contesto tecnologico, in grado di garantire lo sviluppo di un’innovazione incrementale sia per l’asma sia per la BPCO”.