Dopo il lungo iter che ha preceduto la decisione di General Motors di seguire i consigli del governo tedesco e di accettare l'offerta di..
Secondo la commissione gli aiuti promessi dal governo tedesco sarebbero illegali perchè condizionati al salvataggio degli impianti tedeschi da parte del nuovo investitore.
L’Antitrust europeo, dunque, potrebbe decidere di bloccare la vendita di Opel a Magna ma questa è una circostanza che non preoccupa eccessivamente General Motors dato che, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal Europe, la casa automobilistica americana avrebbe già in serbo un piano B.
Il quotidiano, in particolare, citando fonti ben informate ha affermato che General Motors tra le varie opzioni continua a preferire che la Opel venga venduta a Magna ma nel caso in cui la vendita non potrà più essere effettuata per decisione della Commissione Europea è già pronto un piano B.
Questo piano B, in sostanza, prevede che General Motors mantenga il controllo di Opel, ma perchè ciò possa essere fatto verrà attuata una ristrutturazione molto più incisiva e dolorosa rispetto a quella prospettata da Magna. L’alternativa alla ristrutturazione drastica è la richiesta dello stato di insolvenza di Opel.
Il governo tedesco a sua discolpa ha negato che gli aiuti promessi sono stati subordinati all’acquisto di Opel da parte di Magna e attraverso un comunicato scritto inviato sia a General Motors che all’antitrust ha precisato che gli aiuti finanziari per 4,5 miliardi di euro offerti dal governo tedesco a Opel non sono legati nè alla scelta dell’acquirente nè al piano di ristrutturazione per la casa automobilistica.