La strategia di Prelios sarà sempre più orientata verso il business dei non-performing loans, ovvero di quei crediti per i quali la riscossione è incerta sia per ciò che concerne la data di scadenza sia l’ammontare. A tal proposito Prelios ha perfezionato il riacquisto del 20% del capitale di Prelios Credit Servicing da Credit Agricole, in modo tale da essere nuovamente l’azionista di controllo al 100%. Come anticipato poc’anzi, l’operazione è in linea con le linee guida del nuovo azionista Feidos 11.
L’azionista di maggioranza è una società partecipata dalla Feidos di Massimo Caputi, dalle famiglie Rovati, Diaz della Vittoria Pallavicini e Cornetto Bourlot. L’obiettivo è quello di diventare un gestore di servizi e di uscire dagli investimenti diretti nel settore mmobiliare. Il deal dei bad loans serve a rafforzare la piattaforma di servizi costituita da 7 OpCo (operating company). Qui troviamo, oltre al business del credit servicing, anche Agency, Valuations, Property & Project, Sgr e la piattaforma tedesca (residenziale e commerciale).
â–º PRELIOS: PIANO DI RILANCIO 2013
L’intesa raggiunta con il colosso bancario transalpino consentirà a Prelios di uscire dai co-investimenti nei non-performing loans dalla joint venture con Credit Agricole. Prelios manterrà i servizi di master servicing, corporate servicing e junior noteholder representative. La società sta così gettando le basi per il rilancio industriale dopo anni di buio, diventando un puro gestore di servizi.
â–º PIRELLI & C.: RISULTATI PRIMO TRIMESTRE 2013
Intanto circolano voci di un possibile accordo che la società starebbe mettendo a punto con un grande fondo estero, allo scopo di creare una piattaforma di investimenti nel settore del credit servicing in Italia. A Piazza Affari, però, il titolo Prelios resta ancora abbastanza depresso e senza appeal. L’ultima seduta di borsa si è chiusa con una perdita dell’1,08% a 0,0731 euro.