
Fiat va ad appropriarsi del 20% della nuova compagnia, percentuale che potrà salire fino al 35% in caso di raggiungimento di determinati obiettivi. Inoltre Fiat non potrà ottenere il 51% ossia la maggioranza finchè Chrysler non avrà estinto completamente i debiti che derivano dai finanziamenti pubblici.
Marchionne ha dichiarato come Chrysler possa tornare ad essere forte e competitiva nel mondo dell’auto, si è detto inoltre intenzionato ad ampliare l’offerta Chrysler grazie alla fusione delle innovazioni della casa di Detroit unite al know-how italiano di Fiat. Marchionne promette auto poco inquinanti e con un consumo molto basso di benzina.
Inoltre, la casa del Lingotto ha anche firmato accordi per il trasferimento delle tecnologie, dei pianali e dei motori a Chrysler. Il nuovo gruppo Chrysler sarà guidato da un Consiglio di Amministrazione così composto: tre persone nominate da Fiat, quattro scelte dal Dipartimento del Tesoro degli USA, una nominata dal governo del Canada e una nominata dalla Uaw (United Auto Workers Retiree Medical Benefits Trust), il sindacato dei lavoratori nel mondo dell’auto.