La questione dell’acquisizione di Opel si fa sempre più complicata per Fiat, dopo che la casa canadese Magna ha rivisto e migliorato la propria offerta prevedendo un piano che ha come obiettivo di ripagare i debiti in tempi brevi.
Anche il settimanale tedesco Die Zeit ha riportato online la proposta canadese: “Almeno il 30 per cento dell’utile netto sarà utilizzato per ripagare l’indebitamento garantito dalla mano pubblica. Fino alla cancellazione dell’intero indebitamento non verrà pagato alcun dividendo agli azionisti.â€
Stando a quanto propone Magna lo stato si impegnerebbe con garanzie sul debito (5 anni) per un importo pari a 4,5 miliardi di euro. Il gruppo Magna sostiene che riuscirebbe ad estinguere il debito e il pagamento dei relativi interessi in cinque anni appunto.
Passando invece al piano del Lingotto, Fiat prevede garanzie per 6 miliardi di euro con meno di 10 mila esuberi e nessun impianto chiuso in Germania.
I tagli di personale sarebbero fatti in Austria e Ungheria in modo però molto limitato secondo quanto dichiarato da Sergio Marchionne il quale si aspetta di mantenere almeno 23 mila dei 25 mila posti attuali. Secondo Fiat questo piano prevede un risparmio di 1.5 miliardi di euro che sarebbero poi usati per ripianare il debito entro 5 anni.
Il piano di Marchionne unirebbe tutta la divisione auto Fiat (eccetto Maserati e Ferrari) prevedendo un valore di libro di 6 miliardi di euro, un Ebitda di 2,5 miliardi e sinergie per 5 miliardi fino al 2015.
Proprio dopo queste revisioni delle proposte, Klaus Franz, presidente del consiglio di fabbrica della Opel ha avvertito i tre contendenti che l’acquisizione di Opel stessa non deve trasformarsi in un’asta al ribasso.
A quanto pare (fonte Faz) la cancelliera Merkel preferirebbe la soluzione Fiat in quanto non prevede tagli di personale in Germania a differenza di Magna.