Valutazione da capogiro per l'azienda del settore dei big data legata al mondo dell'intelligence.
Arriva una nuova e altissima valutazione per quanto riguarda l’universo della tecnologia più raffinata. Palantir, azienda del settore dei big data legata al mondo dell’intelligence e sostenuta dalla Cia, mira a un nuovo round di finanziamenti, che ne farebbe salire la valutazione a 20 miliardi di dollari.
Con cifre di questo tipo, doppia rispetto a un anno e mezzo fa, sarebbe una delle startup di maggior valore della Silicon Valley. Come riporta il Financial Times, Palantir, fondata undici anni fa dall’amministratore delegato Alex Karp e da alcuni altri investitori (tra cui Peter Thiel, ex venture capitalist di PayPal) finirebbe alle spalle di Uber, valutata circa 50 miliardi di dollari, ma supererebbe Snapchat, arrivata a 16 miliardi con gli ultimi investimenti arrivati. Palantir l’anno scorso aveva una valutazione di circa 15 miliardi di dollari, grazie ai fondi per 9 miliardi di dollari rastrellati a dicembre 2013.
Palantir, nome della pietra del Signore degli Anelli che permette di comunicare a grande distanza, è stata fondata nel 2004 sull’onda degli avvenimenti delle Torri Gemelle: gli imprenditori che hanno scommesso sulla società hanno pensato di rispondere anche all’esigenza di protezione del Paese e della popolazione. Non a caso, il primo sviluppo è arrivato con In-Q-Tel, il braccio di venture capital della Cia.
Proprio per questo ruolo e affinità con i Servizi, poco si conosce delle tecnologie e dell’impiego che Palantir ne fa. Si dice, riporta il Ft, che i suoi software siano stati utilizzati per monitorare le reti terroristiche e abbiano aiutato anche a scoperchiare i network di ladri e truffatori. Ora, però, oltre la metà del suo fatturato è legato al mondo privato, al quale si è aperta per esempio offrendo servizi alle istituzioni finanziarie: in banca viene usata per capire come fare investimenti, ma anche per monitorare i trader che possono cadere in comportamenti disonesti. Oltre ai servizi anti-frode, lavora a specifici programmi che accelerano le ricerche delle case farmaceutiche.