
L’iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta a seguito di una perquisizione del Nucleo Valutario della Guardia di Finanza di Milano negli uffici situati a Milano di Credit Agricole, Société Générale, Intesa Sanpaolo, Lazard e delle società di comunicazione Image Building e Brunswick.
L’iscrizione nel registro degli indagati è stata effettuata sulla base della legge 231 inerente alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche in caso di condotte illecite di propri dirigenti e che impone un modello organizzativo in grado di evitare in maniera ragionevole rischi di comportamenti illeciti da parte dei proprio dirigenti.
Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, invece, l’iscrizione nel registro degli indagati riguarda l’ipotesi di reato di insider trading nei confronti di Fabio Cané, responsabile dei progetti speciali e del private equity della divisione Corporate ed Investment Banking dell’istituto e che si occupò di portare avanti, per conto della cordata italiana, le trattative con i tre fondi al fine di rilevare le loro quote per conto della cordata italiana; Per Société Générale l’iscrizione nel registro degli indagati riguarda invece l’ipotesi di reato di aggiotaggio nei confronti di Patrizia Micucci, moglie di Cané e capo dell’Investment Banking in Italia di Société Générale, banca che ha assunto il ruolo di advisor di Lactlasi nell’operazione volta all’acquisizione di Parmalat.