Giornata trionfale per Italcementi

by Redazione Commenta

A seguito della cessione al gruppo tedesco Heidelberg, il titolo vola in Borsa.

Oggi, a Piazza Affari, è stata una giornata trionfale per Italcementi, che ha raggiunto i massimi storici al termine di un avvio stentato.

Il titolo entra infatti in quotazione sopra la soglia di 10 euro, con un balzo di oltre cinquanta punti percentuali in confronto ai 6,205 della chiusura di ieri (il prezzo d’Opa è 10,6 euro). Gli scambi in pochi minuti sono già stati 10 volte maggiori rispetto alla media giornaliera del titolo, il cui valore dall’inizio dell’anno è cresciuto del 102%. Su tutto il comparto c’è grande fermento, dopo l’acquisizione dell’azienda italiana da parte di Heidelberg, con la famiglia Pesenti che incasserà quasi 1,7 miliardi di euro: aumento teorico in doppia cifra – in apertura di giornata – anche per il titolo Buzzi Unicem, così come per Cementir. Non poteva non partecipare alla festa la holding dei Pesenti, Italmobiliare, che schizza parimenti ai massimi storici. In calo a Francoforte, l’azienda acquirente.

Ieri sera, a mercati chiusi, è stata data la notizia: Italcementi passa in mani tedesche. La famiglia Pesenti, che ha fondato il gruppo nella seconda metà dell’Ottocento, ha raggiunto un accordo con Heidelberg Cement per cedere il 45% della società a 1,67 miliardi di euro e l’operazione, una volta ottenuto il via libera delle autorità, sarà realizzata entro il 2016. A seguire, Heidelberg Cement, che ha ottenuto da un consorzio di banche un prestito ponte da 4,4 miliardi, lancerà un’opa obbligatoria sull’intero capitale di Italcementi al prezzo di 10,60 euro per azione, che incorpora un premio del 70,6% per gli azionisti rispetto agli ultimi due mesi di quotazioni.

L’intesa darà vita al secondo operatore al mondo nel cemento in termini di capacità produttiva, il primo in termini di vendite nel settore degli aggregati e il terzo nel calcestruzzo: sarà un colosso da circa 200 milioni di tonnellate di capacità produttiva, con un fatturato di circa 16,8 miliardi di euro realizzato in 60 Paesi di cinque continenti.

 

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