Ha sorpreso non poco l'annuncio di ieri tramite il quale la casa automobilistica torinese ha annunciato di aver bruciato i tempi e di aver...
L’aumento della quota detenuta dal Lingotto in Chrysler, in particolare, avverrà mediante un’operazione di rifinanziamento finalizzata alla restituzione del debito contratto dalla casa americana con il governo nella fase più dura della crisi che ha colpito l’economia dopo il fallimento di Lehman Brothers.
Conquistare un’ulteriore quota del 16% di Chrysler costerà a Fiat 1.268 milioni di dollari. Questo è infatti il prezzo complessivo stabilito per l’esercizio della call option e che secondo le prime stime apporterà nuovo valore al gruppo per 7,9 miliardi di dollari, ovvero 5,6 miliardi di euro. La salita al 46% di Chrysler, dunque, rappresenta un ulteriore passo in avanti nel raggiungimento dell’obiettivo principale, che è quello di riuscire a detenere una quota del 51% entro la fine del 2011.
L’amministratore delegato Sergio Marchionne ha commentato la notizia spiegando che il gruppo ha deciso di stringere i tempi il più possibile per velocizzare la nascita di un gruppo unico in grado di trarre benefici dallo sviluppo congiunto delle rispettive attività internazionali.
A Piazza Affari ieri la quotazione Fiat ha chiuso la seduta con un rialzo di oltre quattro punti percentuali a quota 6,87 euro.
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