Una proposta da 55 miliardi per portare a termine l'acquisizione. Basteranno?
Dopo l’azione con la quale l’Antitrust Usa ha fatto saltare l’acquisizione di Time Warner da parte di Comcast alla porta del gruppo si è presentato un altro acquirente.
Si tratta di un acquirente che ha lanciato un’offerta da 55 miliardi di dollari. Il candidato per la maxiacquisizione stavolta è il gruppo Charter Communications guidato (e controllato) da una figura leggendaria della tv americana, John Malone. Se la sua operazione va in porto, darà vita al numero due tra i giganti della cable-tv. L’unione fra Charter e Time Warner avrebbe 23 milioni di utenti abbonati, dietro i 27 milioni che pagano il canone mensile a Comcast.
E’ l’ultima conferma che l’intero settore attraversa una fase turbolenta. Prima di tutto perché le abitudini degli spettatori cambiano a gran velocità , mettendo in crisi il modello tradizionale della cable-tv (l’offerta forfettaria di un vasto pacchetto di canali), mentre avanzano i servizi in videostreaming offerti da nuovi protagonisti come Netflix, Amazon, Apple. Il consolidamento dell’industria televisiva tradizionale è una risposta alla sfida lanciata dalla Silicon Valley, che tratta il televisore come un elettrodomestico del passato.
John Malone, che controlla Liberty Broadband e attraverso questa è il primo azionista di Charter, a scalare Time War- ci aveva già provato nel 2013. Ma all’epoca la sua era un’operazione ostile. E gli aveva sbarrato il passo proprio la Comcast, che invece aveva lanciato una proposta amichevole da 45 miliardi. Il progetto Comcast si è arenato davanti al no della Federal Communications Commission (Fcc), l’authority del settore.