Per la storica azienda torinese del caffè la Francia si configura come il secondo Paese dopo l'Italia, in termini di sviluppo.
Il gruppo Lavazza comunica di aver acquisito la società francese Carte Noire per 700 milioni di euro, di cui 400 sono finanziati da quattro banche. L’acquisizione avverrà parte in contanti e parte a debito. Il gruppo torinese, che nel 2015 registrava un giro d’affari di 1,4 miliardi di euro, programma già per il 2016 – grazie alla crescita interna e al contributo delle nuove società – di raggiungere 1,7 miliardi di euro di fatturato e 2 miliardi entro i prossimi quattro anni.
«L’acquisizione di Carte Noir da parte di Lavazza unisce due aziende che sono simili per storia, per livello di immagine e cultura della qualità – afferma Antonio Baravalle, amministratore delegato della Lavazza -. Allo stesso tempo, la complementarietà dei rispettivi segmenti di consumo, che vede Lavazza tra i marchi leader in Francia nel mercato fuori casa e Carte Noir in quello domestico, apre la strada a grandi potenzialità di sviluppo». Per la storica azienda torinese del caffè la Francia si conferma come il secondo Paese dopo l’Italia. «Vogliamo continuare a investire nella crescita», spiega ancora Baravalle, che in un incontro con i giornalisti a Parigi ricorda «il profondo rinnovamento dei nostri siti industriali» e «i significativi investimenti in marketing, comunicazione e innovazione». Altrettanto importante «la realizzazione del nuovo centro direzionale a Torino. L’impegno complessivo dell’azienda torinese, conclude, ha superato il miliardo di euro».
Entrando nei dettagli dell’operazione, un pool di 4 banche (Intesa Sp, Bnl-Bnp Paribas, Rabobank e Unicredit) ha finanziato la società per 400 milioni di euro a medio termine. Oggetto dell’acquisizione sono i marchi e le attività di Carte Noire in Europa. L’accordo include anche la licenza di 5 anni del marchio Senseo in Austria. Carte Noire è leader in Francia con una quota del 20 per cento nel mercato retail. «Siamo molto soddisfatti di questa acquisizione che non esitiamo a definire un matrimonio perfetto e che rende ora più forte l’intero gruppo» ha commentato Giuseppe Lavazza, vicepresidente del gruppo. La Francia è il secondo mercato per Lavazza (con il 20 per cento) che fattura il 55 per cento all’estero e il 45 in Italia. In quel paese ha un polo 500 dipendenti.